Nel mondo il 40% dell'elettricità è prodotta dal carbone, mentre in Europa tale quota è pari al 28% seguita dal nucleare (24%). L'Italia è il solo Paese in Europa che, pur non ricorrendo al nucleare, utilizza molto poco il carbone (13%).
La torta della produzione di energia elettrica italiana è unica in Europa: se qui in media il 60% circa viene generato da un mix variabile di carbone e nucleare, in Italia il 38% è prodotto dalle rinnovabili, un altro 38% dal gas naturale, per il 13% dal carbone, il 2% da derivati del petrolio e il 9% da altre fonti. Questa quota del carbone, seppur modesta, è fondamentale nel garantire stabilità all'Italia, poiché il carbone è un combustibile caratterizzato da certezza di approvvigionamento, ampia disponibilità, competitività dei costi, sicurezza nella movimentazione, trasporto e uso, e compatibilità con l'ambiente grazie alle nuove tecnologie.

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