Dura la posizione del Coordinamento Free che si è detto incredulo per la scelta di un impianto caratterizzato da una tecnologia molto meno flessibile dei cicli combinati. Oltretutto l'impianto di Genova è a 80 km dal ciclo combinato installato nella centrale Enel di La Spezia. La scelta non sarebbe giustificata dal minor costo rispetto alle alternative, in quanto la riattivazione per un breve periodo di un impianto fermo introdurrà oneri aggiuntivi sulle spalle dei consumatori. Assocarboni invece non si è scomposta più di tanto, perché non è la prima volta che il carbone “dà una mano” alle altre fonti. Come avvenuto in Francia qualche anno fa, quando la siccità estiva lasciò a secco le centrali nucleari.

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