La Cina, da sola, consuma la metà della produzione globale. In Europa si fanno già i conti della conversione, rischi sociali connessi di Sara Gandolfi, inviata a Katowice

«La senti la puzza qua fuori, lo vedi il colore del cielo?». Aleksy è uno dei pochi che si ferma, sotto la neve, all’uscita dall’anonimo edificio, in perfetto stile sovietico, accanto alle bandiere ormai stinte di Solidarnosc. «Qui non si respira, ma se chiudono chi ci dà un altro lavoro. Quindi, va bene così…», dice prima di scappar via, come i suoi compagni di lavoro. I minatori di Wujek.

È sotto queste due ciminiere che nel 1981 si è consumato uno dei momenti più drammatici dello scontro fra il sindacato di Walesa e il regime di Jaruzelski. Poco dopo l’entrata in vigore della legge marziale, i miliziani aprirono il fuoco sui minatori e ne uccisero nove. Il dittatore la chiamava «pacificazione».

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