La riduzione del carbone nel portafoglio energetico della Cina, dal 75% nel 1995 al 64% nel 2015, contestualmente alla triplicazione dei consumi energetici, è l’effetto più evidente della pressione deM’inquinamento atmosferico sulla qualità della vita e dell’economia urbana nel paese, prima ancora che il risultato dell’impegno cinese verso la riduzione delle emissioni di CO2.
Negli ultimi due anni il ruolo del carbone e, parallelamente, delle fonti rinnovabili e del nucleare è stato definito da due documenti programmatici che stabiliscono obiettivi e tempi della crescita economica e che delineano la strategia energetica della Cina nel breve medio periodo: lo Strategie Energy Action Pian 2014-2020 (SEAP) e il 13»Five Year Pian 2016-2020 (13FYP).

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